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Ripresa
della
discussione
dei
disegni
di
legge
nn.
1070,
315
e
374
(ore
10,21)
ZELLER
(Aut
(SVP,
UV,
PATT,
UPT)-‐PSI-‐MAIE).
Domando
di
parlare
per
dichiarazione
di
voto.
PRESIDENTE.
Ne
ha
facoltà.
ZELLER
(Aut
(SVP,
UV,
PATT,
UPT)-‐PSI-‐MAIE).
Signor
Presidente,
vorrei
cogliere
l'occasione
per
ringraziare
il
Governo,
nella
persona
del
vice
ministro
Costa,
ma
anche
il
ministro
Orlando
e
soprattutto
il
relatore
Enrico
Buemi,
che
ha
espresso
la
posizione
del
nostro
Gruppo
all'interno
della
Commissione
in
sede
referente,
per
il
loro
paziente
lavoro
di
mediazione,
che
ha
portato
ad
un
testo
credo
buono,
dopo
tanti
anni
di
discussioni
e
di
polemiche.
Credo
che
abbiamo
migliorato
molto
la
situazione
attuale,
eliminando
il
filtro,
che
ha
reso
eccessivamente
difficile
ogni
azione
civile
da
parte
dei
cittadini,
tenendo
però
in
debita
considerazione
la
posizione
e
la
funzione
particolare
dei
magistrati.
In
questo
modo
sarà
possibile
agire
giudizialmente
con
minori
difficoltà
in
caso
di
errori
gravi
commessi
dai
magistrati
nell'esercizio
delle
loro
funzioni.
Auspico
quindi
una
rapida
approvazione,
anche
da
parte
della
Camera
dei
deputati,
per
poter
chiudere
il
contenzioso
o
il
procedimento
di
infrazione
presso
le
istituzioni
europee.
Dichiaro
il
voto
favorevole
del
Gruppo
Per
le
Autonomie-‐PSI-‐MAIE.
(Applausi
dal
Gruppo
Aut
(SVP,
UV,
PATT,
UPT)-‐PSI-‐MAIE
e
della
senatrice
Valdinosi).
BARANI
(GAL).
Domando
di
parlare
per
dichiarazione
di
voto.
PRESIDENTE.
Ne
ha
facoltà.
BARANI
(GAL).
Signor
Presidente,
ovviamente
io
non
la
penso
come
i
due
autorevoli
colleghi
che
mi
hanno
preceduto,
ai
quali
ovviamente
manca
la
memoria
e
hanno
quindi
bisogno
di
fosforo
politico,
per
riportarli
alla
realtà,
perché
quello
che
conta
è
quello
che
si
vede,
quello
che
tutti
i
giorni
i
nostri
cittadini
devono
sopportare,
quello
che
i
nostri
cittadini
ci
hanno
detto
e
ci
dicono.
Senatore
Susta,
la
diagnosi
si
fa
con
l'anamnesi
e
nel
1987
più
di
20
milioni
di
italiani
hanno
detto
che
l'indipendenza
della
magistratura
è
una
cosa
che
nessuno
deve
toccare.
Ma
che
ci
azzecca
l'indipendenza
della
magistratura
con
la
responsabilità
civile
dei
magistrati
nei
casi
in
cui
commettono
stupidaggini
o
reati
di
dolo,
colpa
grave
o
grande
imperizia
(tema
che
non
abbiamo
voluto
toccare
oggi)?
I
cittadini
ci
avevano
detto
che
l'imperizia
è
una
colpa
grave
e
che,
quindi,
va
sanzionata.
Qualcuno
dice
che
il
magistrato
è
soggetto
solo
alla
legge:
ma
se
non
la
rispetta
deve
essere
soggetto
al
popolo
italiano!
Credo
quindi
che
oggi
abbiamo
perso
l'occasione
di
applicare
e
di
portare
a
termine
la
volontà
sovrana
del
popolo
sovrano
che
è
stata
espressa
con
uno
degli
strumenti
di
alta
democrazia,
cioè
con
il
referendum.
E
ciò
ci
viene
chiesto
continuamente.
Io
sono
un
figlio
di
Loris
Fortuna
nel
DNA
e
qui
il
DNA
socialista
lo
abbiamo
in
pochissimi.
Sicuramente
non
è
socialista
chi
lo
afferma
semplicemente
o
chi
dice,
come
Zanda,
che
va
tolta
la
prescrizione
perché
gli
italiani
devono
essere
sottoposti
a
giudizio
per
tutta
la
vita.
Bisogna
allungare
i
processi,
come
una
tortura,
a
vita,
come
l'ergastolo.
Non
si
deve
più
far
vivere
la
gente.
Ma
che
vergogna!
Chi
dice
questo
non
è
socialista!
Chi
dice
questo
è
solamente
un
cialtrone!
Oggi,
quindi,
signor
Presidente,
approcciamo
il
provvedimento
sulla
responsabilità
civile
dei
magistrati
con
grande
rammarico,
ovvero
con
una
marcia
indietro
e
non
con
uno
strumento
anticoncezionale
del
Governo
per
quanto
riguarda
un
principio
più
volte
pubblicamente
richiamato
dallo
stesso
Presidente
del
Consiglio.
Ve
lo
ricordate
come
si
faceva
bello
quando
diceva:
«Chi
sbaglia
paga»?
Poi,
a
quanto
pare,
è
bastato
poco.
Noi
sappiamo
cosa
è
bastato:
è
bastato
un
avvertimento
sul
padre
da
parte
della
procura
di
Genova
per
far
fare
non
una,
ma
dieci,
cento
retromarce
al
suo
Esecutivo
e
cambiare
idea
presentando
un
183