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ex
art.
210
c.p.p.
e
197
bis
c.p.p.,
la
testimonianza
indiretta,
il
regime
delle
letture,
l’art.
507
c.p.p.,
le
nuove
contestazioni)
-‐
Le
regole
per
l’esame
incrociato
(modalità,
tecniche,
profili
deontologici);
-‐
La
discussione
e
la
decisione
di
primo
grado
(la
discussione
finale,
la
sentenza,
il
principio
di
immutabilità
del
giudice);
-‐
Il
dibattimento
avanti
il
tribunale
in
composizione
monocratica
(competenze
e
attribuzioni
del
giudice
monocratico,
citazione
diretta
a
giudizio,
i
riti
speciali);
-‐
Il
procedimento
avanti
il
giudice
di
pace:
peculiarità
dei
riti,
dei
possibili
epiloghi
e
del
trattamento
sanzionatorio
(le
indagini
preliminari,
la
citazione
a
giudizio,
Il
giudizio,
Le
definizioni
alternative
del
procedimento,
Le
sanzioni);
-‐
Le
impugnazioni
in
generale;
-‐
L’appello
come
mezzo
di
impugnazione
ordinario
(Appellabilità
oggettiva
e
soggettiva
–
I
limiti
alla
proponibilità
dell’appello
–
L’appello
incidentale
–
I
poteri
di
cognizione
del
giudice
d’appello
–
Il
dibattimento
in
appello
-‐
La
decisione
in
Camera
di
Consiglio
–
L’impugnazione
della
parte
civile);
-‐
Il
giudicato
penale
e
i
suoi
effetti
(Il
procedimento
avanti
il
Giudice
dell’esecuzione
–
Pluralità
di
sentenze
–
Applicazione
dell’art.
81
c.p.
in
sede
esecutiva
–
L’abolitio
criminis).
Cenni
Diritto
Penale
Europeo
-‐
L’impianto
del
diritto
penale
europeo
dopo
il
trattato
di
Lisbona;
-‐
Il
mandato
di
arresto
europeo;
-‐
L’ordine
europeo
di
indagine;
-‐
Il
sistema
delle
Corti
(Corte
di
Giustizia
dell’UE
e
la
Corte
Europea
per
i
Diritti
dell’Uomo);
-‐
Il
ricorso
e
la
difesa
innanzi
alla
CEDU.
Diritto
Penitenziario
-‐
L’ordinamento
penitenziario
(Le
misure
alternative
alla
detenzione,
la
magistratura
di
sorveglianza:
competenze
del
tribunale
e
del
magistrato
di
sorveglianza;
il
procedimento).
Misure
di
prevenzione
-‐
Il
procedimento
di
prevenzione;
-‐
L’accertamento
e
la
verifica
della
pericolosità
alla
luce
degli
interventi
della
Corte
Costituzionale;
-‐
La
confisca.
Relazione
illustrativa
L’istituto
della
difesa
di
ufficio
è
concreta
rappresentazione
del
ruolo
sociale
dell’Avvocatura,
strumento
essenziale
per
il
funzionamento
della
giurisdizione
e
garanzia
della
pienezza
della
tutela
dei
diritti
di
tutti
e
in
principal
modo
di
quei
soggetti
che
per
la
loro
debolezza
sono
esposti
a
possibili
discriminazioni.
La
consapevolezza
di
ciò
ha
da
sempre
indotto
gli
Avvocati
a
sostenere
la
difesa
di
ufficio
con
particolare
impegno
e
vanto.
Oggi,
a
fronte
di
fortissime
pressioni
volte
a
trasformare
il
diritto
alla
difesa
in
un
prodotto
da
valutarsi
esclusivamente
in
base
al
costo,
ignorandone
il
ruolo
di
garanzia
dei
diritti,
indispensabile
per
l’attuazione
dei
principi
costituzionali,
dobbiamo
rafforzare
la
qualità
dell’impegno
professionale
e
sociale.
Da
ciò
la
necessità
di
disciplinare
l’istituto
della
difesa
di
ufficio
così
da
accentuarne
il
contenuto
di
qualità
e
la
sua
effettività
nel
processo.
Il
regolamento
approvato
dal
CNF
articola
la
normativa
in
questa
prospettiva.
Nel
rispetto
del
principio
di
libertà
formativa,
i
corsi
potranno
essere
organizzati
dai
soggetti
indicati
dalla
legge
congiuntamente
o
disgiuntamente
e
anche
contemporaneamente
nella
stessa
sede.
Il
possesso
dei
requisiti
di
competenza
“specialistica”
deve
essere
oggetto
di
attenta
verifica
da
esercitarsi
con
gli
strumenti
più
idonei
ed
efficaci
in
relazione
alla
diverse
situazioni
presenti
sul
territorio.
É
condizione
per
l’iscrizione
all’elenco
nazionale
l’adempimento
dell’obbligo
formativo
di
cui
all’art.
11
della
l.
247/2012.
Il
regolamento
ha
inteso
anche
chiarire
le
modalità
con
cui
il
richiedente
l’inserimento
nell’elenco
nazionale,
eccettuati
i
casi
di
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