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legittimo
convincimento
di
alcuni,
alla
stregua
di
misure
troppo
tenui
di
attivazione
della
responsabilità
civile
dei
magistrati.
In
realtà,
la
proposta
governativa
si
caratterizza
per
la
volontà
di
responsabilizzare,
ma
non
certo
di
porre
indirette
minacce
all'autonomia
dei
magistrati.
Ritiene,
anzi,
che
i
riferimenti
civilistici
al
limite
del
quinto
delle
competenze
stipendiali
nette
possa
essere
derogato,
non
costituendo
certo
una
norma
di
portata
così
generale
da
elidere
la
specialità
e
peculiarità
del
ruolo
e
delle
funzioni
della
magistratura
nell'ordinamento.
Dopo
che
il
RELATORE
e
il
rappresentante
del
GOVERNO
hanno
confermato
il
loro
orientamento
contrario
sulle
proposte
subemendative
riferite
all'emendamento
5.0.300,
queste
vengono
tutte
ritirate
ad
eccezione
dei
subemendamenti
5.0.300/26
e
5.0.300/28,
i
quali,
posti
separatamente
ai
voti,
risultano
respinti.
Sull'emendamento
5.0.300
interviene
per
dichiarazione
di
voto
il
senatore
LUMIA
(PD),
il
quale
annuncia
il
voto
favorevole
del
proprio
Gruppo
sul
testo
di
riforma
dell'articolo
8
della
legge
Vassalli.
Auspica,
tuttavia,
che
in
sede
di
esame
in
Assemblea
si
possa
prendere
in
considerazione
senza
alcun
orientamento
preconcetto
l'ipotesi
di
modificare
il
riferimento
al
limite
della
misura
della
rivalsa
da
corrispondere
in
rate
mensili
dello
stipendio
netto
dei
magistrati.
Posto
quindi
ai
voti,
l'emendamento
5.0.300
risulta
approvato.
Il
presidente
PALMA
precisa
che
occorre
ora
porre
in
votazione
un
emendamento
volto
a
coordinare
puntualmente
una
disposizione
della
legge
Vassalli,
certamente
da
sopprimere
per
via
di
altre
modifiche,
apportate
nel
corso
dell'esame
in
Commissione,
all'articolo
5
della
legge
n.
117
del
1988.
Viene
quindi
posto
in
votazione
ed
approvato
l'emendamento
Coord.1
allegato
al
resoconto.
Il
presidente
PALMA,
prima
di
procedere
alla
votazione
del
mandato
al
relatore,
precisa
che
il
testo
che
eventualmente
la
Commissione
potrà
proporre
all'Assemblea
non
tiene
conto
dei
pareri
della
Commissione
bilancio
sul
testo
delle
proposte
emendative
da
ultimo
presentate.
Inoltre,
chiarisce
che
una
volta
conferito
il
mandato
al
relatore
a
riferire
favorevolmente
all'Assemblea
questi
si
dovrà
intendere
autorizzato
dalla
Commissione
ad
apportare
ulteriori
correzioni
formali
al
testo
che
si
rendessero
necessarie.
Prende
atto
la
Commissione.
Infine,
non
essendovi
senatori
che
intendono
intervenire
in
dichiarazione
di
voto,
la
Commissione
conferisce
mandato
al
relatore
a
riferire
favorevolmente
all'Assemblea
sul
disegno
di
legge
n.
1070,
nel
testo
risultante
dalle
modifiche
approvate
nel
corso
dell'esame
in
Commissione
e
autorizzandolo
altresì
a
chiedere
di
svolgere
la
relazione
orale.
Risultano
pertanto
assorbiti
i
connessi
disegni
di
legge,
nonché
la
petizione
in
titolo.
La
seduta
termina
alle
ore
01,50.
EMENDAMENTI
AL
DISEGNO
DI
LEGGE
N.
1070
Art.
2
2.301
testo
2/7
(testo
2)
CALIENDO,
CARDIELLO,
FALANGA,
MALAN
All'emendamento
2.301
(testo
2),
ai
capoversi
«comma
3»
e
«comma
3-‐bis»,
sostituire
la
parola:
«
manifesta»
con
la
seguente:
«grave».
2.301
testo
2/7
CALIENDO,
CARDIELLO,
FALANGA,
MALAN
All'emendamento
2.301
(testo
2),,
al
capoverso
«comma
3»,
sopprimere
la
parola:
«manifesta».
Conseguentemente,
al
capoverso
«comma
3-‐ bis»
e
al
capoverso
«Art.
7»
sostituire
la
parola:
«manifesta»
con
la
seguente:
«grave».
2.301
testo
2/8
STEFANI,
CENTINAIO
All'emendamento
2.301
(testo
2),
al
capoverso
«comma
3»,
sono
aggiunte
in
fine
le
seguenti
parole:
«
ovvero
se
abbia
ignorato
manifestamente
la
giurisprudenza
della
Corte
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