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procedura esecutiva, fornendo utili suggerimenti sul modus operandi per realizzare lo scopo prefisso, non integra un'attività illecita o comunque idonea a configurare responsabilità disciplinare, così come analogo disvalore non è ravvisabile nella partecipazione del medesimo avvocato all'asta pubblica nella figura del procuratore "per persona da nominare", costituendo essa attività propria dell'avvocato (C.N.F. 17/07/2006, n. 41).
Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante l'avvocato che, malgrado la controparte avesse provveduto con sollecitudine al pagamento del quantum dovuto, sia a lui che al suo cliente, proceda alla notifica di un atto di precetto per ottenere i compensi spettantigli per l'attività svolta nella fase successiva alla emissione della sentenza medesima (C.N.F. 11/04/2003, n. 50). L'avvocato che, nonostante la volontà esplicita della controparte di eseguire la condanna, agisca esecutivamente contro quest'ultima e rifiuti un assegno inviatogli a pagamento di tutto quanto dovuto, pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante perché lesivo del dovere di correttezza a cui ciascun professionista è tenuto (C.N.F. 23/05/2002, n. 68).
L'avvocato che in una procedura di sfratto per morosità e espropriazione mobiliare accetti la nomina a custode dei beni del debitore pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante perché lesivo del dovere di probità e correttezza (C.N.F. 18/12/2001, n. 295).
Non viola l'art. 5 del codice deontologico il comportamento del professionista che, nel corso dell'udienza, si limiti a rivolgere ai testimoni in attesa di rendere la propria deposizione un mero invito a "dire la verità", senza aggiungere altra espressione idonea a rappresentare un significato di minaccia, tale da incutere timore o da subornare i testi, e dunque semplicemente sollecitando i testi a riferire al magistrato la verità dei fatti (C.N.F. 11/11/2006, n. 103).
Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante, perché lesivo del dovere di correttezza e colleganza, l'avvocato che inviti presso il proprio studio i testimoni di parte avversa al fine di informarli di una denuncia già presentata contro di loro per falsa testimonianza così ponendo in essere una ingiusta pressione (C.N.F. 29/04/2003, n. 76). La produzione in un giudizio civile di un avviso di conclusione delle indagini preliminari a carico della controparte non integra violazione alcuna delle norme deontologiche, atteso che l'avviso ex art. 415 bis c.p.p., comunicando l'avvenuta conclusione delle indagini, non può essere considerato atto di indagine e, come tale, coperto dal segreto delle indagini preliminari ai sensi del combinato disposto degli art. 114 e 319 c.p.p. (C.N.F. 18/12/2006, n. 176).
Pone in essere un comportamento disciplinarmente rilevante l'avvocato, dirigente dell'ufficio legale della regione, che per interessi personali dichiari falsi presupposti per giustificare il conferimento di incarichi defensionali ad avvocati esterni (C.N.F. 21/10/2002, n. 180).
➤ CONDOTTE SCORRETTE AL DI FUORI DELL'ATTIVITÀ PROFESSIONALE. È disciplinarmente rilevante il comportamento privato del professionista che abbia rilevanza esterna e possa incidere negativamente sul prestigio, la dignità e il decoro dell'intera classe forense (C.N.F. 28/03/2003, n. 30; C.N.F. 21/11/2003, n. 353; C.N.F. 30/1/2012, n. 8). L'avvocato che non onori le obbligazioni contratte, costringendo i creditori all'avvio di azioni cautelari o esecutive pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante, perché lesivo del dovere di probità e decoro a cui ciascun professionista è tenuto anche nei rapporti privati (C.N.F. 01/10/2002, n. 166).
Il fatto che un avvocato si sia reso inadempiente per anni a un'obbligazione, sia stato destinatario di un precetto e di un tentativo di pignoramento,
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