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come
effetto
tecnico-‐pratico,
una
significativa
deflazione
processuale;
risparmiamo
altresì
considerevoli
risorse
destinate
alla
giustizia
e
strascichi
emozionali
ai
coniugi
ormai
decisi
a
divorziare.
In
conclusione,
Presidente,
la
formulazione
del
testo
base
attuale
vede
Alternativa
libera
del
tutto
favorevole
ad
una
rapida
approvazione.
Invitiamo
pertanto
tutte
le
forze
politiche
ad
esprimere
pubblicamente
il
proprio
voto
favorevole
in
quest'Aula,
approvando
con
la
più
ampia
maggioranza
possibile
questa
proposta
di
modifica.
ARCANGELO
SANNICANDRO.
Presidente,
il
gruppo
di
SEL
voterà
a
favore
di
questo
provvedimento,
che
praticamente
si
limita
semplicemente
ad
abbreviare
i
tempi
per
arrivare
allo
scioglimento
del
matrimonio
e
allo
scioglimento
della
comunione
dei
beni
tra
i
coniugi.
Non
è
un
provvedimento
–
come
ha
accennato
qualche
collega
–
che
snatura
il
concetto
di
matrimonio,
non
lo
è
affatto.
Il
contrasto
ed
il
dibattito
ideologico
sulla
natura
del
matrimonio
pensavo
che
l'avessimo
chiuso
già
nel
1970.
Nel
1970
–
io
ho
vissuto
quell'epoca
–
ci
fu
un
dibattito
serrato
e
forte
nelle
piazze,
nel
Parlamento
e
sui
giornali;
gerarchie
ecclesiastiche
agguerrite,
comitati
costituiti
in
tutte
le
parrocchie
per
cercare
di
imporre,
ancora
una
volta,
che
il
matrimonio
fosse
indissolubile
così
come
una
regione
stabilisce,
dimenticando
che,
già
all'epoca,
non
tutti
credevano
nel
matrimonio
come
principio
di
indissolubilità.
Questo
è
il
punto:
il
collega,
che
si
è
espresso
in
dissenso
dal
gruppo
di
Forza
Italia,
ha
detto
che
noi
rendiamo
il
matrimonio
dissolubile,
ma
non
lo
rendiamo
dissolubile
con
questo
testo
unificato
di
proposte
di
legge:
la
dissolubilità
del
matrimonio
è
stata
già
sancita
nel
1970
ed
è
stata
consacrata
dal
popolo
italiano
con
il
referendum
del
1974.
È
chiusa
così
la
partita
ed
è
inutile
ritornarci
sopra.
È
evidente,
perché
nella
storia
dell'umanità
il
matrimonio
non
è
sempre
concepito
come
lei
diceva.
Gli
antichi
romani
come
lo
concepivano ?
Lo
concepivano
come
una
comunione
di
affetti
e
di
beni,
comunione
del
desco
e
del
letto;
quando
questa
comunione
viene
meno,
quando
questa
comunione
non
è
continuamente
alimentata,
quando
il
matrimonio
deperisce
e
poi
alla
fine
si
dissolve
è
inutile
mantenere
un
cadavere
in
casa.
Il
cadavere
va
seppellito
e
nel
più
breve
tempo
possibile
(Applausi
dei
deputati
del
gruppo
Sinistra
Ecologia
Libertà).
Non
ci
facciamo
schermo
–
come
è
stato
detto
da
parecchi
colleghi
–
dell'interesse
dei
figli
perché
è
stato
detto
dalla
collega
che
la
genitorialità
è
sempre
salvaguardata
e
abbiamo
anche
una
legge
a
questo
proposito.
Due
cittadini
maggiorenni
hanno
deciso
di
stare
insieme
e
di
sposarsi
e,
altrettanto
razionalmente,
possono
decidere
di
vivere
separati
quando
le
condizioni
del
matrimonio
non
sussistono
più.
Non
c’è
da
fare
un
grande
dibattito
su
questo
punto.
D'altra
parte,
non
abbiamo
fatto
neanche
un
grande
dibattito
quando
ne
abbiamo
discusso
nella
prima
occasione
qui
alla
Camera
e,
d'altra
parte,
ho
letto
che
anche
al
Senato
non
ci
sono
stati
grandi
dibattiti
perché
la
società
italiana
ha
recepito
questo
concetto
dello
Stato
laico
per
cui
tutte
le
confessioni
religiose
e
tutte
le
culture
hanno
diritto
di
vivere
pacificamente
e
nessuna
può
prevalere
sull'altra.
Non
si
può
imporre
un
credo
per
legge !
Non
si
può:
non
lo
si
poteva
imporre
ieri
e
non
lo
si
può
imporre
ai
sensi
della
nostra
Costituzione.
Quindi,
il
dibattito
si
può
tranquillamente
esaurire.
Non
prevarichiamo
nessuno,
non
c’è
alcuna
arroganza
ideologica
in
questo
provvedimento
e,
d'altra
parte,
lo
schieramento
che
lo
sostiene
è
abbastanza
ampio
per
renderci
tranquilli
da
questo
punto
di
vista.
Vi
dico
soltanto
che
io
personalmente
non
riesco
ancora
a
concepire
–
o,
meglio,
lo
capisco
–
perché
ancora
noi
in
Italia
abbiamo
il
doppio
passaggio
della
separazione
e
poi
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