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l'unità
del
diritto
oggettivo
nazionale
che
l'ordinamento
giudiziario
attribuisce
alla
Suprema
corte.
Concludo,
signor
Presidente,
evidenziando
altri
aspetti
che
potrebbero
essere
migliorati
nel
testo.
L'azione
di
rivalsa
da
parte
dello
Stato
nei
confronti
del
magistrato
dev'essere
esercitata
anche
quando
la
sua
responsabilità
derivi
da
imperizia
inescusabile,
non
solo
da
dolo
o
negligenza
inescusabile.
Riteniamo
inoltre
debba
essere
definita
in
modo
certo
la
responsabilità
erariale
e
contabile
del
magistrato,
dopo
che
lo
Stato
abbia
pagato
per
mala
giustizia
nei
confronti
di
una
persona
fisica
o
giuridica.
(Applausi
dal
Gruppo
NCD).
PRESIDENTE.
È
iscritto
a
parlare
il
senatore
Cappelletti.
Ne
ha
facoltà.
CAPPELLETTI
(M5S).
Signor
Presidente,
signor
rappresentante
del
Governo,
colleghi,
sul
merito
del
provvedimento
in
esame,
della
sua
valenza
tecnica,
dei
problemi
interpretativi,
dei
numerosi
errori
e
degli
emendamenti
presentati
dal
Movimento
5
Stelle,
necessari
per
meglio
definire
la
fattispecie,
si
e
soffermato
il
collega
intervenuto
poc'anzi.
Vorrei
quindi
esprimere
qualche
valutazione
più
politica,
nel
merito
della
scelta
politica
di
portare
in
Aula
proprio
questo
disegno
di
legge
tra
le
decine
di
provvedimenti
ben
più
urgenti
e
di
cui
la
giustizia
nel
nostro
Paese
avrebbe
assoluto
bisogno.
La
Commissione
giustizia
del
Senato
ha
lavorato
fino
alle
due
di
notte
per
licenziare
questo
provvedimento;
presenti
per
tutto
il
tempo
sono
stati
il
signor
Ministro
della
giustizia
ed
il
vice
ministro
Costa.
Molti
cittadini
si
saranno
chiesti
se
si
sia
trattato
di
un
provvedimento
per
combattere
la
corruzione
o
il
falso
in
bilancio,
o
se
si
sia
discusso
del
tema
dell'evasione
fiscale
o
di
come
combattere
la
mafia.
Il
nostro
Paese
infatti
è
devastato
dalla
corruzione.
La
criminalità
organizzata
è
la
prima
impresa
del
Paese
per
fatturato
ed
oltre
130.000
processi
si
prescrivono
ogni
anno,
pari
ad
altrettanti
fallimenti
della
nostra
giustizia.
Non
si
è
affrontato
nulla
di
tutto
questo.
Ci
siamo
trattenuti
per
esaminare
e
licenziare
la
legge
sulla
responsabilità
civile
dei
magistrati.
Eppure,
mai
abbiamo
avuto
prima,
in
questa
legislatura,
una
così
qualificata
rappresentanza
del
Governo
in
Commissione
per
tutto
il
tempo
delle
votazioni
e
mai
la
Commissione
si
è
trattenuta
sino
a
quell'ora,
come
se
la
responsabilità
civile
dei
magistrati
fosse
diventata
or
ora
la
priorità
delle
priorità.
Infatti,
per
voi
di
questa
maggioranza
sono
diventati
i
giudici
ed
il
loro
profilo
di
responsabilità
la
vera
priorità
per
il
Paese.
Ma
sarà
quella
sulla
responsabilità
civile
dei
giudici
la
riforma
che
darà
una
svolta
alla
giustizia
in
Italia?
Prima
della
lotta
alla
mafia,
della
lotta
all'evasione
e
dell'introduzione
del
falso
in
bilancio,
dell'approvazione
di
una
norma
finalmente
anticorruzione?
Prima
della
norma
sul
conflitto
di
interessi?
Con
un
Governo
di
centrodestra,
probabilmente
nel
Paese
si
sarebbe
parlato
di
un'azione
intimidatoria
o
addirittura
di
una
vendetta
nei
confronti
della
magistratura.
Con
il
centrosinistra
al
Governo,
invece,
è
tutto
«normalizzato».
(Applausi
dal
Gruppo
M5S).
Diventa
normale
perfino
presentare
un
emendamento
al
disegno
di
legge
n.
1070
del
seguente
tono:
«In
tali
casi
il
magistrato
dovrà
essere
sottoposto
a
visita
psico-‐ attitudinale
da
parte
di
un
collegio
medico,
composto
da
professori
ordinari
di
psichiatria...
che
ne
valuti
l'idoneità
ad
esercitare
la
professione.
In
caso
di
esito
positivo...,
il
magistrato
è
tenuto
a
chiedere
pubbliche
scuse
al
danneggiato
nella
piazza
principale
della
città
ove
ha
sede
il
tribunale
di
appartenenza».
Ora,
a
parte
l'evidenza
per
cui
a
necessitare
di
una
visita
psichiatrica
è
con
tutta
probabilità
il
proponente
dell'emendamento,
a
parte
il
fatto
che
se
non
fosse
stato
ritirato
sarebbe
stato
respinto
in
Commissione,
il
tono
di
questo
emendamento
rende
bene
l'idea
di
come
intenda
la
separazione
dei
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