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valutazione
della
professionalità.
E
lo
sapete
cosa
dice
questa
che
è
legge?
Che
tutti
i
magistrati
devono
essere
sottoposti
a
valutazione
di
professionalità
ogni
quadriennio
a
decorrere
dalla
data
di
nomina
fino
al
superamento
della
settima
valutazione
e
fino
ai
24
anni
di
professione.
Dopodiché,
dai
24
ai
40,
anche
se
gli
viene
l'Alzheimer,
se
hanno
il
diabete
scompensato,
turbe
psichiche
o
mentali,
non
sono
neanche
più
sottoposti
a
visite
psico-‐attitudinali.
Questo
dice
la
legge,
e
io
ho
semplicemente
proposto
un
emendamento,
l'8.0.100,
in
cui
propongo
che
la
valutazione
sull'idoneità
psicoattitudinale
del
magistrato
sia
affidata
ad
un
collegio
della
ASL.
Noi
in
sostanza
diamo
loro
la
licenza
di
uccidere.
Noi,
signor
Vice
Ministro,
gli
abbiamo
dato
la
licenza
di
essere
degli
007,
ma
non
sono
belli
e
affascinanti
come
James
Bond:
fanno
del
male
al
popolo
sovrano.
Noi
gli
chiediamo
di
chiedere
scusa
e
soprattutto
non
sappiamo
se
hanno
l'idoneità
a
emettere
sentenze.
Quindi,
per
un
combinato
disposto,
adesso
si
apre
un
caso
importante:
perché
sottoponiamo
a
visita
gli
aviatori,
i
medici,
i
biologi,
gli
ingegneri
o
i
dipendenti
pubblici,
e
i
magistrati
no?
Vede,
Presidente,
ho
ascoltato
l'intervento
del
senatore
Lumia:
il
giudice
deve
essere
soggetto
solo
alla
legge,
ma
non
ha
la
libertà
di
fare
cazzate,
perché
va
contra
legem
e
quindi
non
deve
avere
questa
libertà,
caro
Lumia.
D'altra
parte,
i
senatori
Lumia
e
Casson,
che
con
il
Movimento
5
Stelle
fanno
maggioranza
nella
Commissione
giustizia,
vanno
contro
la
volontà
del
popolo
italiano.
Allora,
Presidente,
le
dico,
avendo
spiegato
gli
emendamenti
che
ho
presentato,
che
le
mie
sono
proposte
responsabili.
Ovviamente
quella
che
chiede
le
scuse
pubbliche
del
magistrato
era
una
provocazione
-‐
e
ho
raggiunto
l'obiettivo
-‐
ma
gli
altri
sono
di
tutela
del
giudice
stesso,
perché
non
può
emettere
sentenze
se
non
ha
l'idoneità
per
farlo.
Voi
non
conoscete
la
medicina;
io
ho
detto
che
faccio
parte
della
Commissione
giustizia,
signor
Presidente,
perché
la
giustizia
è
ammalata
e
deve
essere
guarita,
ma
che
è
ammalata
ce
lo
dice
l'Europa,
ce
lo
dicono
le
centinaia
e
migliaia
di
cittadini
che
chiedono
un
risarcimento
allo
Stato
del
danno
che
qualcuno
fa.
Chi
è
che
paga?
Pagano
i
cittadini,
pagano
doppiamente.
E
quando
qualcuno
dice
che
la
mala
giustizia
ci
costa
due
punti
di
PIL,
ci
sta
dicendo
che
ci
costa
32
miliardi.
La
stragrande
maggioranza
dei
giudici
è
seria
e
capace;
a
questi
giudici,
che
lavorano
giorno
e
notte
per
la
giustizia
sancita
dalla
Costituzione,
va
il
nostro
rispetto.
C'è
però
una
piccola
percentuale
di
magistrati
che
per
diventare
sindaci
di
una
città,
per
diventare
parlamentari
o
Ministri,
sono
pronti
a
vendere
anche
la
propria
madre.
Per
questo
credo
che
meriti
considerazione
l'emendamento
8.0.100,
sul
quale
vi
invito
a
riflettere
-‐
avrei
comunque
ritirato
l'emendamento
2.120,
che
è
stato
dichiarato
improponibile
-‐
essendo
in
linea
con
quanto
sancito
dal
decreto
legislativo
n.
160
del
2006
sulla
valutazione
di
professionalità.
La
legge
di
modifica
di
tale
decreto
prevede
infatti
che
la
valutazione
di
professionalità
riguardi
la
capacità
che,
oltre
che
la
preparazione
giuridica,
che
essa
sia
riferita
anche
al
possesso
delle
tecniche
di
argomentazione
e
di
indagine,
ovvero
alla
conduzione
dell'udienza
da
parte
di
chi
la
dirige
o
la
presiede,
all'idoneità
a
utilizzare,
dirigere
e
controllare
l'apporto
dei
collaboratori
e
degli
ausiliari.
Ciò
vale
solo
fino
a
24
anni
di
anzianità;
da
lì
in
poi
no.
Quello
che
io
dico
è
di
prevedere
un
aiuto,
introducendo
anche
una
visita
psico-‐attitudinale,
affidando
la
valutazione
ad
un
collegio
composto
da
medici
afferenti
all'azienda
sanitaria
locale
e
non
ad
collegio
medico
dell'opposizione.
Questo
avviene
in
tutti
i
Paesi
d'Europa;
solo
in
Italia
non
accade.
È
anche
per
questo
che
credo
che,
per
un
principio
di
equità
e
di
uguaglianza
previsto
dalla
Costituzione,
i
giudici
non
possono
che
essere
d'accordo,
perché
è
tutelata
la
loro
opera
e,
tutelando
la
loro
opera,
si
tutelano
i
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