Page 155 - Microsoft Word - RespoMagi.doc
P. 155
PALMA
(FI-‐PdL
XVII).
Signor
Presidente,
mi
scusi,
io
sono
intervenuto
perché
mi
è
parso
che
si
fosse
creata
un
po'
di
confusione.
Come
per
tutte
le
discussioni
di
disegni
di
legge,
abbiamo
un
relatore,
che
inviterei
a
spiegarci
quale
testo,
a
suo
parere,
con
la
riformulazione
dell'emendamento
del
senatore
Caliendo,
noi
andremmo
a
votare,
per
chiarezza
di
tutti.
PRESIDENTE.
Avevo
già
dato
la
parola
al
relatore
a
questo
scopo.
Prego,
senatore
Buemi.
BUEMI,
relatore.
Signor
Presidente,
dell'emendamento
2.130,
presentato
dai
senatori
Caliendo
ed
altri,
viene
chiesta
la
riformulazione
del
testo
affinché,
in
aggiunta
al
testo
del
comma
1,
lettera
c),
capoverso
«3-‐bis»,
al
periodo
che
termina
con
le
parole:
«del
Trattato
sul
funzionamento
dell'Unione
europea»
vengano
aggiunte
le
parole:
«nonché
del
contrasto
con
l'interpretazione
espressa
dalla
Corte
di
giustizia
dell'Unione
europea».
PRESIDENTE.
Quindi
si
tratta
di
un'aggiunta.
Nell'emendamento
2.128,
però,
su
cui
è
stato
formulato
parere
favorevole,
quel
periodo
«della
posizione
adottata
da
un'istituzione
dell'Unione
europea,
nonché»
viene
soppresso
e
sostituito
dalla
parola
«anche».
BUEMI,
relatore.
Ma
l'emendamento
2.128
riguarda
un'altra
questione,
ovvero
quella
del
rinvio
pregiudiziale.
Signor
Presidente,
mi
scusi,
ma
non
vedo
contraddizione.
Sono
due
situazioni
diverse:
con
una
proposta
si
aggiunge
un
periodo
e
con
l'altra
viene
inserita
la
parola
«anche»
al
posto
di
un
periodo
che
si
concludeva
con
«nonché».
Con
l'emendamento
2.130,
a
prima
firma
del
senatore
Caliendo,
come
riformulato
secondo
la
mia
proposta,
al
termine
del
testo
licenziato
dalla
Commissione,
al
comma
1,
lettera
c),
capoverso
3-‐bis,
secondo
periodo,
dopo
le
parole:
«dell'articolo
267,
terzo
paragrafo,
del
Trattato
sul
funzionamento
dell'Unione
europea»,
si
aggiungono
le
parole:
«nonché
del
contrasto
con
l'interpretazione
espressa
dalla
Corte
di
giustizia
dell'Unione
europea».
Possiamo
sospendere
brevemente,
per
chiarire
la
questione
anche
con
il
presidente
Palma.
CALIENDO
(FI-‐PdL
XVII).
Domando
di
parlare.
PRESIDENTE.
Ne
ha
facoltà.
Mentre
i
senatori
Buemi
e
Palma
confabulano,
sentiamo
il
senatore
Caliendo,
che
penso
ci
possa
aiutare.
CALIENDO
(FI-‐PdL
XVII).
Signor
Presidente,
mi
pare
sia
chiaro.
A
questo
punto
accetto
la
riformulazione
del
senatore
Buemi,
però
mi
pongo
un
problema.
Sto
facendo
rilevare
che
manca
il
soggetto,
mentre
la
mancata
osservanza
dell'obbligo
fa
riferimento
a
un
comportamento;
occorre
inserire
le
parole
«dell'atto
o
del
provvedimento»
nella
parte
relativa
al
contrasto:
è
una
questione
di
drafting.
Se
vuole,
lo
faccia
lei,
come
Presidente.
Accetto
l'emendamento,
per
come
è
stato
riformulato:
accetto
infatti
che
si
parli
di
«contrasto»
anziché
di
«grave
contrasto».
Se
però
non
mettiamo
le
parole
«dell'atto
o
del
provvedimento»,
il
contrasto
con
chi
è?
Con
il
soggetto
magistrato?
No:
con
l'atto
o
il
provvedimento.
La
«mancata
osservanza»,
invece,
riguarda
invece
il
comportamento
del
magistrato,
che
non
ha
osservato
l'obbligo:
è
talmente
chiaro!
Lì
c'è
il
soggetto
e
qui
non
c'è.
Accetto
la
riformulazione,
ma
credo
che
vada
corretta,
per
renderla
intelligibile.
FALANGA
(FI-‐PdL
XVII).
Domando
di
parlare.
PRESIDENTE.
Ne
ha
facoltà.
FALANGA
(FI-‐PdL
XVII).
Signor
Presidente,
chiedo
di
sottoscrivere
l'emendamento
2.130,
con
il
consenso
del
senatore
Caliendo.
PRESIDENTE.
Il
senatore
Caliendo
lo
consente?
CALIENDO
(FI-‐PdL
XVII).
Sì,
signor
Presidente.
FALANGA
(FI-‐PdL
XVII).
Vorrei
chiedere
al
relatore,
visto
che
si
sta
trattenendo
sulla
chiarificazione
che
viene
offerta
con
l'emendamento
a
prima
firma
del
senatore
Caliendo,
che
cosa
significano
le
parole
«posizione
adottata
da
un'istituzione
dell'Unione
europea».
Stiamo
scrivendo
una
norma
o
stiamo
facendo
un
trattato
di
filosofia?
Che
cosa
significa,
nel
linguaggio
giuridico,
parlare
di
posizione
adottata
155