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accumulati
arretrati
vergognosi
e
accade,
come
abbiamo
letto
dai
giornali,
che
primo
e
secondo
grado
di
giudizio,
tribunale
e
Corte
d'appello
prevedano
una
condanna
e
poi
la
Corte
di
cassazione
ne
ribalti
il
contenuto.
Tremila
morti,
milioni
di
euro
già
corrisposti
che
dovranno
essere
restituiti:
questi
sono
i
problemi.
Come
rappresentano
un
problema
i
66
casi
giudiziari
irrisolti
oggetto
di
indagine
da
parte
di
Commissioni
parlamentari.
È
un
problema
dover
aprire
continuamente
procedimenti
e
rivisitarli;
sono
un
problema
le
lungaggini
incredibili,
i
tempi
incredibili
di
decisione
e
di
valutazione
dei
casi.
Questo
è
il
problema
dell'Italia
sotto
il
profilo
della
giustizia
ed
è
per
questo
che
occorrono
interventi
coraggiosi,
seri,
sistematici.
Il
Gruppo
della
Lega
Nord
cercherà
di
dare
il
massimo
contributo
e
la
propria
collaborazione
affinché
si
giunga
alle
necessarie
soluzioni.
Occorre
coraggio,
bisogna
dimenticare
di
"fare
gli
italiani"
e
cercare
sempre
il
compromesso,
la
mediazione
e
la
soluzione-‐tampone.
Occorre
vero
coraggio
e
non
è
facile,
da
parte
di
un
Governo
e
da
parte
della
maggioranza,
prendere
decisioni
che
a
volte
risultano
anche
impopolari.
I
risultati,
però,
si
vedono
con
il
tempo
e
chi
verrà
dopo
di
noi
capirà
se
abbiamo
lavorato
bene
o
meno.
Io
ritengo
che
la
giustizia
sia
un
tema
davvero
molto
importante.
A
proposito
delle
notizie
odierne,
vorrei
chiudere
il
mio
intervento
citando
le
parole
di
un
giornalista
deceduto
a
causa
degli
effluvi
tossici
dell'Eternit
-‐
Giorcelli
-‐
che
dice:
«chiediamo
giustizia
per
i
nostri
morti,
per
le
nostre
famiglie
sconquassate
come
se
nel
nostro
cielo
si
fosse
combattuta
nel
ventesimo
secolo
un'altra
guerra,
lunghissima
ed
estenuante
e
senza
possibilità
di
difenderci».
Diamo
la
possibilità
a
tutti
noi,
veramente,
di
difenderci.
(Applausi
dal
Gruppo
LN-‐Aut).
DE
CRISTOFARO
(Misto-‐SEL).
Domando
di
parlare
per
dichiarazione
di
voto.
PRESIDENTE.
Ne
ha
facoltà.
DE
CRISTOFARO
(Misto-‐SEL).
Signor
Presidente,
esprimiamo,
sia
come
Sinistra
Ecologia
e
Libertà
che
come
intero
Gruppo
Misto,
un
voto
di
astensione
sul
provvedimento
in
esame.
A
nostro
avviso,
esso
presenta,
sì,
alcune
innovazioni
necessarie,
ma
reca
anche
alcuni
elementi
di
contraddizione,
forse
per
il
troppo
rapido
ed
estemporaneo
tentativo
di
sistemazione.
Naturalmente
sappiamo
bene
che
quello
della
responsabilità
civile
dei
magistrati
è
un
tema
certamente
delicato
e
problematico,
e
da
questo
punto
di
vista
vorrei
anche
dire
che
noi
non
reputiamo
concluso
il
lavoro
del
Parlamento.
Anzi,
auspichiamo
che
la
lettura
alla
Camera
possa
precisare
e
migliorare
alcuni
aspetti
di
questo
testo
che
ci
sembrano
troppo
contraddittori
e
che
ci
rendono,
per
l'appunto,
indisponibili
a
votare
favorevolmente.
Vorrei
anche
aggiungere
in
via
preliminare,
prima
di
entrare
nel
merito
della
questione
di
cui
stiamo
parlando,
un'ulteriore
considerazione.
Viste
le
grandi
questioni
aperte
nella
giustizia
italiana,
sarebbe
stato
francamente
molto
meglio
e
anche
molto
più
comprensibile
presentare
una
differente
scala
di
priorità.
Non
è
attraverso
questo
provvedimento
che
si
risolveranno
alcuni
nodi
strutturali
che
affliggono
la
giustizia
del
nostro
Paese.
E,
se
è
pur
vero
che
l'urgenza
è
dovuta
all'ennesima
procedura
di
infrazione
europea,
troviamo
davvero
singolare
che
il
Parlamento
e
il
Governo
non
abbiano
trovato
ancora
il
tempo
di
intervenire
su
alcuni
punti
-‐
a
nostro
avviso
-‐
essenziali
(Applausi
della
senatrice
Bignami),
a
partire
da
quei
reati
contro
la
criminalità
economica,
come
il
falso
in
bilancio
-‐
per
esempio
-‐
l'autoriciclaggio,
la
semplificazione
delle
rogatorie,
l'estradizione
e
la
ratifica
delle
convenzioni.
Insomma,
si
tratta
delle
grandi
questioni
ancora
clamorosamente
aperte,
che
avrebbero
consentito
di
colpire
una
delle
zone
più
grigie
e
più
significative
del
nostro
Paese.
La
corruzione,
l'evasione
fiscale
e
le
mafie
sono
la
vera
zavorra
che
frena
gli
investimenti,
lo
sviluppo
e
la
creazione
di
nuovi
posti
di
lavoro,
come
peraltro
ci
ricordano
sempre,
e
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