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La
senatrice
MUSSINI
(Misto)
chiede
al
Governo
di
chiarire
in
che
modo
intenda
risolvere
l'evidente
concorrenza
legislativa
fra
le
proposte
in
titolo
e
l'articolo
30
del
disegno
di
legge
europea
in
materia
di
responsabilità
civile
dei
magistrati.
Il
vice
ministro
COSTA
osserva
come
il
Governo,
consapevole
di
tale
evidente
concorrenza
legislativa,
ritenga
che
la
questione
della
responsabilità
civile
dei
magistrati
debba
essere
affrontata
in
modo
organico
nell'ambito
dell'esame
dei
disegni
di
legge
n.
1070
e
congiunti.
Il
senatore
CAPPELLETTI
(M5S)
osserva
come
per
il
proprio
Gruppo
i
provvedimenti
in
titolo
non
rappresentino
-‐
a
differenza
di
quelli
in
materia
di
corruzione
e
di
traffico
degli
organi
-‐
un'oggettiva
priorità.
Tuttavia,
nell'associarsi
alla
richiesta
di
rinvio,
si
augura
che
la
temporanea
sospensione
dell'esame
possa
consentire
alla
Commissione
di
predisporre
proposte
di
modifica
in
grado
di
migliorare
la
obsoleta
legislazione
vigente
in
materia
di
responsabilità
civile.
Il
senatore
DI
MAGGIO
(PI)
si
esprime
favorevolmente
alla
proposta
di
rinvio,
a
condizione
che
essa
non
preluda
ad
iniziative
legislative
del
Governo
tendenti
ad
esautorare
l'attività
parlamentare.
Il
presidente
PALMA
condivide
la
proposta
di
rinvio
avanzata
dal
relatore.
Dopo
aver
richiamato
l'attenzione
della
Commissione
sulla
posizione
espressa
dal
Consiglio
superiore
della
magistratura
nell'ambito
di
un
convengo
organizzato
sul
tema
dell'illecito
disciplinare
dei
magistrati,
con
particolare
riguardo
alle
attività
di
interpretazione
della
legge,
svolge
talune
considerazioni
sul
tema
anche
alla
luce
delle
procedure
di
infrazione
comunitaria
avviate
nei
confronti
dell'Italia.
In
proposito
ricorda
il
tenore
della
sentenza
della
Corte
di
Lussemburgo
del
24
novembre
2011
nella
quale
il
giudice
europeo
ha
sancito
l'incompatibilità
con
il
diritto
comunitario
della
legislazione
nazionale
nella
parte
in
cui
esclude
completamente
la
rilevanza,
ai
fini
della
responsabilità,
dell'errore
dell'interpretazione
della
norma
comunitaria.
Con
riguardo
poi
al
tema
della
rivalsa,
invita
la
Commissione
a
tenere
conto
anche
della
giurisprudenza
della
Corte
costituzionale,
la
quale,
nella
quantificazione
dei
termini
dell'azione
di
rivalsa,
impone
il
rispetto
del
principio
di
ragionevolezza
anche
in
rapporto
alla
responsabilità
dei
pubblici
impiegati.
In
considerazione
dell'orientamento
espresso
dai
vari
rappresentati
dei
Gruppi
è
disposto
il
rinvio
del
seguito
dell'esame
dei
provvedimenti
e
il
contestuale
mantenimento
dell'accantonamento
degli
emendamenti
2.1001
(testo
2),
2.1002
(testo
2),,
5.0.101
e
5.0.1000
e
dei
relativi
subemendamenti.
Il
seguito
dell'esame
congiunto
è
quindi
rinviato.
2a
Commissione
permanente
(Giustizia)
-‐
Seduta
n.
130
(pom.)
del
16/07/2014
Prosegue
l'esame
congiunto,
sospeso
nella
seduta
del
2
luglio.
Il
relatore
BUEMI
(Aut
(SVP,
UV,
PATT,
UPT)-‐ PSI-‐MAIE)
presenta
ed
illustra
l'emendamento
2.1002
(testo
3),
pubblicato
in
allegato.
La
proposta
riformulata
prevede,
tra
i
casi
di
colpa
grave
sanzionabili
ai
sensi
del
comma
1
dell'articolo
2
della
legge
n.
117
del
1988,
anche
la
violazione
del
diritto
dell'Unione
europea
determinata
da
negligenza
inescusabile.
Lo
stesso
relatore
fa
presente,
tuttavia,
che
non
essendo
i
provvedimenti
in
titolo
calendarizzati
per
l'Assemblea,
si
potrebbe
valutare
l'ipotesi
di
rinviare
il
prosieguo
dell'esame
degli
emendamenti
alla
ripresa
dei
lavori
dopo
la
pausa
estiva,
anche
alla
luce
della
preannunciata
riforma
governativa
dell'intero
sistema
di
giustizia
che,
come
è
noto,
comprende
anche
la
modifica
della
disciplina
della
responsabilità
dei
magistrati.
Il
vice
ministro
COSTA,
ricordando
che
lo
scorso
30
giugno
il
Presidente
del
Consiglio
dei
ministri
e
il
Ministro
della
giustizia
hanno
annunciato
un
disegno
di
riforma
complessiva
della
giustizia
articolato
in
dodici
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