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rimetterà
alla
volontà
della
Commissione.
Segue
un'ulteriore
interlocuzione
del
senatore
CALIENDO
(FI-‐PdL
XVII)
che
delinea
la
portata
che
avrebbe
l'emendamento,
se
riformulato
nel
senso
che
sembra
emergere
dal
dibattito.
Il
presidente
PALMA
dà
quindi
lettura
dell'ipotesi
di
riformulazione
del
subemendamento
2.301
testo
2/9
e
chiarisce
che
anch'esso
va
inteso
come
riferito
al
nuovo
testo
dell'emendamento
del
Governo.
Posto
in
votazione,
il
subemendamento
2.301
testo
2/9
risulta,
quindi,
approvato.
Segue
quindi
una
accesa
interlocuzione
cui
prendono
parte
il
senatore
LUMIA
(PD),
il
senatore
LO
GIUDICE
(PD),
il
senatore
GIARRUSSO
(M5S)
e
il
relatore
BUEMI
(Aut
(SVP,
UV,
PATT,
UPT)-‐
PSI-‐MAIE).
Il
senatore
LUMIA
(PD),
in
particolare,
pone
in
discussione
la
portata
del
testo
che
risulterebbe
approvato,
in
quanto
esso
non
corrisponde
alle
risultanze
emerse
nel
corso
del
dibattito
in
Commissione,
poiché
reca
una
parte
ulteriore
di
disciplina
in
punto
di
motivazione
dei
provvedimenti
che
sarebbe
dovuta
risultare
soppressa.
Il
ministro
ORLANDO
precisa
che
l'espressione
del
parere
del
Governo,
con
cui
aveva
inteso
rimettersi
alla
volontà
della
Commissione,
era
relativa
alla
sola
parte
di
testo
che
comprende
l'espressa
menzione
dei
provvedimenti
cautelari
personali
e
reali;
lo
troverebbe
invece
di
avviso
contrario
il
mantenimento
dei
requisiti
e
la
disciplina
delle
carenze
della
motivazione,
dettagliatamente
previsti
nella
parte
finale
dell'emendamento
a
firma
del
senatore
Caliendo,
appena
posto
in
votazione.
Segue
un
ulteriore,
acceso
scambio
di
vedute
tra
il
senatore
CALIENDO
(FI-‐PdL
XVII),
il
senatore
LUMIA
(PD),
il
relatore
BUEMI
(Aut
(SVP,
UV,
PATT,
UPT)-‐PSI-‐MAIE),
il
senatore
LO
GIUDICE
(PD)
e
il
presidente
PALMA.
Il
presidente
PALMA,
preso
atto
della
situazione
di
tensione
venutasi
a
verificare,
interviene
per
chiarire
immediatamente
quanto
accaduto.
Precisa,
intanto,
di
aver
dato
lettura
dell'emendamento
nel
testo
riformulato
e
che
la
votazione
seguitane,
per
quanto
svoltasi
in
un
clima
di
concitazione,
aveva
visto
il
largo
prevalere
dei
voti
favorevoli.
Rileva,
tuttavia,
che
parte
dei
componenti
della
Commissione
sembra
essersi
espressa
sulla
proposta
emendativa
senza
avere
effettivamente
contezza
della
sua
portata
normativa.
Ribadito
altresì
che
va
dato
quantomeno
atto
alla
Presidenza
di
aver
letto
il
testo
della
proposta
emendativa
prima
di
porla
in
votazione,
rilevato
che
il
Ministro
aveva
espresso
il
proprio
parere
prima
che
tale
lettura
avesse
luogo
e
tenuto
conto,
infine,
della
complessità
dei
testi
sottoposti
all'esame
della
Commissione,
dispone
l'annullamento
della
votazione
e
la
sua
immediata
rinnovazione
ai
sensi
dell'articolo
118
del
Regolamento.
Il
senatore
LUMIA
(PD)
dà
atto
alla
Presidenza
di
aver
letto
il
testo
inizialmente
posto
in
votazione
precisando,
tuttavia,
che
la
percezione
della
sua
portata
da
parte
di
alcuni
commissari,
data
anche
la
concitazione
del
momento,
era
parsa
diversa.
Il
senatore
GIARRUSSO
(M5S)
ringrazia
il
Presidente
per
la
decisione
adottata
e
anch'egli
evidenzia
come
la
votazione
si
fosse
svolta
in
condizioni
tali
da
non
consentire
di
cogliere
l'esatta
portata
del
testo
su
cui
si
era
chiamati
a
deliberare.
Anche
il
senatore
CUCCA
(PD)
si
unisce
all'apprezzamento
per
la
decisione
del
Presidente
e
auspica
che
i
lavori
possano
proseguire
dando
chiara
lettura,
e
possibilmente
offrendo
anche
una
formulazione
scritta,
dei
testi
che
vengono
posti
all'esame
della
Commissione.
Dopo
che
il
senatore
CALIENDO
(FI-‐PdL
XVII),
primo
firmatario
del
subemendamento
2.301
testo
corretto/9,
si
è
detto
favorevole
a
recepire
il
testo
che
ad
un
ulteriore
approfondimento
sembra
incontrare
il
favore
della
Commissione,
il
presidente
PALMA
dà
lettura
del
subemendamento
2.301
testo
2/9
(testo
2)
il
quale,
posto
nuovamente
in
votazione,
risulta
approvato.
Si
passa
quindi
al
subemendamento
2.301
testo
2/10
(testo
2),
il
quale
in
assenza
del
97