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confluiranno i processi per i quali il P.M. togato abbia chiesto la sua presenza in udienza segnalando la non delegabilità ai VPO.
b) I processi da udienza preliminare non prevedono l'udienza cosiddetta filtro ma una udienza in cui, dopo avere discusso le questioni preliminari ed aperto il dibattimento, si procederà a "calendarizzare" le udienze successive, con la sola eccezione dei giudizi a carico di imputato sottoposto a misura cautelare per i quali verranno citati tutti testi indicati dalle parti, salvo diverse disposizioni del giudice.
Giudizi collegiali. Per i giudizi collegiali la prima udienza è da considerare di
programmazione. La stessa, pertanto, è dedicata alla sola verifica della regolare costituzione delle parti, alla discussione delle questioni preliminari, alle formalità di apertura del dibattimento, alla ammissione delle prove e alla eventuale calendarizzazione delle successive udienze dibattimentali. Nell'udienza di programmazione, di regola, non si assumono prove, né si dà corso all'esame di imputati, periti o consulenti tecnici. Per tale ragione le parti non citano i testimoni e propri consulenti tecnici, con eccezione dei giudizi a carico dell'imputato sottoposto a misura cautelare per quella causa per i quali verranno citati tutti testi indicati dalle parti, salvo diversa disposizione del presidente del collegio.
Disposizioni comuni. a) L'udienza penale dibattimentale inizia puntualmente alle
9:00 e termina non oltre le 15:00 se di rito monocratico e non oltre le 17:00 se di rito collegiale, salvo quanto indicato nel successivo punto b). I giudici, i P.M. e i difensori si impegnano a rispettare tale orario.
b) L'udienza penale dibattimentale è organizzata dal giudice in modo che la fase pubblica si protragga non oltre le ore 15:00 se di
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